Andrea Aquilanti, Gea Casolaro, Mariana Ferratto, Myriam Laplante, Fabrizio Passarella, Luana Perilli, Alessandro Scarabello, Donatella Spaziani, Luca Viccaro
Works
The Gallery Apart compie 5 anni.
Un percorso iniziato ad ottobre del 2003 con la mostra Bollymood! di Fabrizio Passarella e proseguito con gli altri artisti della galleria seguendo un’intuizione e un progetto: svolgere la funzione propria della galleria privata senza averne la classica sede fisica, quella white box che ha rappresentato la modalità canonica di esposizione per le gallerie d’arte contemporanea negli ultimi decenni. Ne è scaturito un percorso disseminato di mostre ubicate in luoghi scelti di volta in volta sulla base dei progetti degli artisti e di collaborazioni con istituzioni pubbliche e private.
Vale la pena ricordare brevemente gli artisti che hanno condiviso questo percorso e le mostre che hanno dato vita ai loro progetti: Andrea Aquilanti con la mostra Teatro presso il Teatro India; Gea Casolaro con Volver atrás para ir adelante sempre al Teatro India e con Visioni dell’Eur presso la Casa del Cinema, poi riproposta a Milano presso C/O Careof; Myriam Laplante con Elisir presso la Fondazione Volume! e con Fata Morgana presso la Cerere Temporary Gallery; Fabrizio Passarella con la già citata Bollymood! presso lo Studio Gobbi e con ¡Ay mi corazón fileteado! presso l’Istituto Italo-Latino Americano; Alessandro Scarabello con Lifeinlines presso Sala1, Luca Viccaro con God save America presso la b>gallery; infine, Why? presso la Fondazione Pastificio Cerere, la mostra che ha lanciato, oltre allo stesso Luca Viccaro, le giovanissime Luana Perilli e Mariana Ferratto.
A questa programmazione si sono aggiunte le collaborazioni: da quella con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna per la performance Lupus in fabula tenuta da Myriam Laplante in occasione della Notte dei Musei 2007, a quelle con il Museo d’AC di Ciampino e con il Centro de Exposiciones di Buenos Aires per il progetto Ex-Statica di Fabrizio Passarella, e ancora con il CIAC – Castello Colonna di Genazzano in occasione della mostra Falso movimento con la partecipazione di Gea Casolaro e Donatella Spaziani.
Dal febbraio del 2008 The Gallery Apart ha anche una sua sede, in via della Barchetta 11, così da affiancare alla produzione di mostre OUTSIDE una serie di eventi espositivi volti all’approfondimento degli artisti della galleria e alla proposta di nuovi artisti. È nella sede della galleria che gli artisti-compagni di strada di The Gallery Apart festeggiano il primo lustro di attività con la collettiva UP-ART che raccoglie lavori nuovi o inediti per la città che riecheggiano le esperienze condivise o indicano nuove ispirazioni e suggestioni.
In estrema sintesi e in stretto ordine alfabetico, alla collettiva UP-ART partecipano i seguenti artisti. Andrea Aquilanti propone l’ultima sua visione romana realizzata con la tecnica del doppio strato di acrilico su stampa e poi su PVC. Gea Casolaro ha per l’occasione ripercorso i passi di un suo recente viaggio in Cina per realizzare uno dei suoi magistrali Human Landscapes. Mariana Ferratto esordisce nella produzione fotografica esibendo due dittici video-still tratti dal video Facciamo un gioco. Myriam Laplante mostra per la prima volta in Italia i disegni che accompagnano la performance Lupus in fabula. Fabrizio Passarella espone l’inedito video dedicato al progetto Ex-Statica. Luana Perilli propone una serie di tecniche miste sul tema della respirazione incentrate sulla rana, l’unico essere vivente le cui dimensioni dipendono dallo sviluppo dell’apparato respiratorio. Alessandro Scarabello presenta il piccolo olio su tela Antidoto, riflessione sulla difficoltà delle giovani generazioni nel misurarsi con le regole e le istituzioni della società attuale, per la prima volta corredato con la maquette della scena del dipinto realizzata dall’artista, testimonianza di un originale approccio alla tela. Donatella Spaziani espone alcune delle sue silhouette disegnate su carta che, insieme agli autoscatti e alle sculture, costituiscono parte della sua profonda ricerca sul corpo e le sue posture. Infine, Luca Viccaro propone un nuovo lavoro fotografico con cui ha inteso incorniciare, come in un familiare pantheon, i personaggi che da sempre popolano il suo mondo miniaturizzato colti nei momenti e negli atteggiamenti che tipicamente formano oggetto della memoria storica di ogni nucleo familiare.
share on